Mercato del vino in crescita;

Tra export e modifiche normative in tema di D.o.p., I.g.p. ed etichettatura

Le ultime analisi di mercato ci rivelano un trend positivo per l’export del vino.

Tra gennaio e settembre dello scorso anno, infatti, secondo quanto risulta dalle ultime rilevazioni ISTAT, il mercato del vino ha raggiunto risultati “incoraggianti”; producendo un incremento complessivo pari circa a 4,6 miliardi di Euro.

In tale quadro, un ruolo fondamentale è giocato dalla nostra Regione; la quale (pur non essendo al vertice della classifica degli esportatori vitivinicoli; vertice che risulta, ad oggi, occupato da Veneto, Piemonte e Toscana) ha notevolmente potenziato l’export del vino.

Tra i prodotti abruzzesi maggiormente apprezzati (soprattutto nel Regno Unito ed in Germania) troviamo il Montepulciano d’Abruzzo; la cui vendita all’estero ha creato un volume di affari superiore quasi ai 40 milioni di Euro di fatturato (così implementando l’export in una misura pari al 5,2%).

Tali dati riportano l’attenzione su temi “caldi” per il settore vitivinicolo, come quelli dell’etichettatura, delle denominazioni d’origine (D.o.p.) e delle indicazioni geografiche protette (I.g.p.); i quali sono stati, recentemente, oggetto di revisione normativa a livello europeo.

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 11.1.2019, infatti, sono stati pubblicati il Regolamento Delegato UE n. 33/2019 ed il relativo Regolamento di Esecuzione UE n. 34/2019 della Commissione Europea; i quali hanno abrogato il precedente Regolamento CE n. 607/2009. Tali regolamenti dettano una nuova disciplina per ciò che concerne le domande di protezione delle D.o.p., delle I.g.p. e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo; la procedura di opposizione; le restrizioni dell’uso; le modifiche del disciplinare di produzione; la cancellazione della protezione nonché l’etichettatura e la presentazione del prodotto.

La predisposizione di una disciplina comune relativa a tali aspetti, invero, risulta finalizzata all’agevolazione della commercializzazione dei prodotti vitivinicoli nel mercato unico europeo.

In tale ambito, si inseriscono anche le modifiche introdotte dai predetti Regolamenti in tema di etichettatura. Ciò al fine di garantire, da un lato, il rispetto del principio di leale concorrenza fra i produttori; e dall’altro, un’idonea (e consapevole) informazione dei consumatori.

Nelle intenzioni “dichiarate” dei Regolamenti (contenute nella parte delle premesse), infatti, vi sono numerose previsioni riguardanti l’etichettatura; le quali mirano a disciplinare le informazioni da riportare sull’etichetta medesima (a titolo esemplificativo, si dovrebbero introdurre: la possibilità di far tradurre le informazioni contenute nell’etichetta nella lingua del Paese importatore; l’indicazione delle uve da vino utilizzate, dei processi di vinificazione e di produzione; la menzione, in caso di D.o.p. e di I.g.p., di una zona geografica più ristretta o più ampia; ecc..).

Una delle novità più importanti attiene alle indicazioni obbligatorie sulle etichette.

L’art. 40 del Regolamento delegato prevede che tali indicazioni devono rientrare nel campo visivo del consumatore (senza che quest’ultimo debba girare la bottiglia). La dimensione dei caratteri deve essere pari o superiore a 1,2 mm (a prescindere dal formato utilizzato dal produttore); caratteri che, in ogni caso, devono apparire chiaramente distinguibili (anche in considerazione degli altri simboli e/o immagini presenti sulla bottiglia).

Risulta evidente che le suddette prescrizioni dovranno essere recepite dalla normativa interna in tema di etichettatura; la quale, ad oggi, trova la propria disciplina nel Testo Unico del Vino (Legge n. 238/20186) e nel Regolamento UE n. 1308/2013.

Occorre, dunque, attendere per conoscere le modalità attuative con cui il Legislatore intenda trasporre nel nostro ordinamento le novità introdotte in ambito eurounitario.

È bene, sul punto, rilevare che già i primi segnali sono arrivati dal Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo; il quale, con Nota n. 6694 del 30.1.2019 ha inteso dettare le direttive per orientare la disciplina transitoria (nell’attesa di una cristalizzazione normativa in materia e dell’emanazione della Legge di recepimento).

Staremo a monitorare l’impatto delle novità normative introdotte a livello europeo; attendendo gli esiti e gli sviluppi (legislativi e giurisprudenziali) che i Regolamenti avranno nel nostro ordinamento.

Avv. Giovanna BRATTI, Avv. Davide TORCELLO

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