Legge di Bilancio 2023 ed Agroalimentare: fra nuove agevolazioni e conferme.

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Una breve panoramica di alcuni degli strumenti – introdotti dalla nuova manovra 2023 – volti a favorire lo sviluppo ed il potenziamento dell’operatività del settore agroalimentare.

La cd. Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), come noto, prevede una serie di misure finalizzate alla valorizzazione ed allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e territoriale italiano; mediante la predisposizione di bonus e/o strumenti agevolativi. Sul punto, si annoverano numerosi interventi nel settore agroalimentare (da sempre un fiore all’occhiello della nostra economica) da parte del Legislatore; il quale, nell’intento di fornire un concreto supporto alla crescita di tale settore, da un lato ha prorogato alcune misure agevolative già previste (ed apprezzate) nello scorso anno e dall’altro lato, ne ha introdotto di nuove.

Si riassumono, nelle righe che seguono, alcuni interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2023.

  1. Credito di imposta per acquisto carburante: riconosciuto, a determinate condizioni, in favore delle imprese esercenti attività agricola (della pesca; e dell’agromeccanica) nella misura del 20% del costo sostenuto (nel primo trimestre 2023) per il costo del carburante in riferimento alla trazione dei mezzi utilizzati nell’espletamento delle attività agricole; nonché esteso anche per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali in favore delle imprese agricole. Ciò nell’ottica di contrasto del fenomeno del cd. caro carburante.
  2. Proroga dell’esenzione IRPEF per redditi dominicali e agrari: relativa ai terreni dichiarati da coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola (con ciò confermando le misure già previste per le annualità 2017-2022). Ciò mediante l’esclusione dal computo della base imponile dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di tutti i redditi determinati dal reddito domenicale e/o agricolo; i quali non concorreranno ai fini del calcolo dell’imposta.
  3. Esenzione contributiva: in favore di giovani agricoltori (con età inferiore a 40 anni che si iscrivono nella previdenza agricola nell’anno 2023) della contribuzione relativa al versamento delle quote pensionistiche, nonché del versamento del contributo dell’addizionale regionale (per un periodo di 24 mesi al massimo). Tale il beneficio viene prorogato fino al 31.12.2023.

Avvocato Davide Torcello

Avvocato Ludovica Di Giovanni

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